Archivi Categorie: prima voce
da Dedicate
gennaio 14, 2014
Pubblicato da su
Chiama una vita
come tacendola
germinata al suolo
tra la morte che il silenzio trascina
senza finite parole, penombra
in ogni altro luogo
si muove, discende senz’eco
né pelle al suono. Il rito
travasa la sua orgia, accosta
al sangue la radice, mutilato
da pienezze resta il luogo
sottratto che ci incarna –
sento, non vedo, il fiume sbatte
sasso levigato dall’acqua:
è poesia la mano che lo afferra?
è poesia il sasso? o l’acqua? o lo sguardo?
Doglia resta confine:
tutto è foresta, anche l’attesa
novembre 17, 2013
Pubblicato da su il marmo alla morte nell’occhio
in silenzio, se era aria in vento
dissolta in morte all’ombra,
sottrae seni al vento la culla
dà la mano l’accenno nel marmo
“non c’è occhio che dia luce
il sangue è una statua
non chiusa al verso”
Rodin tace
combustione
settembre 13, 2013
Pubblicato da su Cara *,
ho sistemato combustione (titolo provvisorio) nella sua vesta a ora definita.
quella che ti avevo mandato tempo fa aveva una struttura di 23 poesie sorrette ognuna da una parola chiave. le 23 parole chiave andavano poi a formare la poesia (24) di apertura in corsivo. il problema rileggendo è stato accorgermi che non tutte le poesie reggevano e anche intervenendo non era possibile salvarle tutte. abbandonare quella struttura mi è costato molto. ho deciso di non vederle più come un corpo separato, retto da quell’unica poesia in corsivo, ma di crearne un poemetto. questo mi ha permesso di intervenire più a fondo su ogni singola poesia e di eliminarne alcune. facendo così però si andava a perdere completamente la struttura di 24 parole chiave. ma è una perdita che ho accettato senza problemi. il poemetto così creato mi si è sfaldato sotto gli occhi dopo una lettura notturna, tra l’insonnia. ora il tutto è una serie 23 poesie suddivise in 4 sezioni. mi accorgo soltanto ora che il numero di poesie iniziale, il 23, è rimasto lo stesso pur con continue modifiche, spostamenti ed eliminazioni. le singole sezioni sono al loro interno ora legate da aspetti tematici. e le 4 sezioni così disposte danno l’andamento di un percorso.
le singole poesie ho cercato di scioglierle il più possibile, basandomi sul fiato della lettura a voce, dimenticando i pugni chiusi di una grafia che troppo concede alla costrizione.
Nel nero
marzo 29, 2013
Pubblicato da su Al nero le lettere
una in fila, l’altra oltre la voce.
Le tracce nelle ossa, la mano che non tocca
scrive, dentro era il sangue voluto,
la pelle leccata, la tregua sorda al mondo.
Mancare è la mano, coperta di nero,
la terra è più morbida bagnata
le ossa della Sposa battono
tra i capelli: il volere del luogo è nero.
Non ha più tracce il corpo.